
Un’indagine approfondita sul linguaggio pubblico e comune che alimenta la discriminazione e l’odio”
Il potere delle parole nell’influenzare il pensiero e le azioni delle persone non può essere sottovalutato. Nel libro “Parole che separano“, scritto da Marilisa D’Amico e pubblicato da Raffello Cortina Editore, viene affrontato il tema delle parole discriminatorie che hanno invaso il linguaggio pubblico e comune. L’autrice esplora il modo in cui queste parole alimentano la separazione, la discriminazione e l’odio, evidenziando l’importanza di una riflessione critica sulle parole che usiamo quotidianamente.
Il potere distruttivo delle parole discriminatorie:
Nel corso della storia, molte comunità sono state vittime di discriminazione e persecuzione a causa delle parole che le etichettavano. Le parole discriminatorie non sono solo un riflesso delle disuguaglianze esistenti nella società, ma possono anche contribuire a perpetuarle. Esse creano barriere tra le persone, incitando alla divisione anziché alla comprensione reciproca.
L’impatto sul linguaggio pubblico e comune:
Il libro di Marilisa D’Amico solleva importanti questioni riguardo al linguaggio pubblico e comune, evidenziando come le parole d’odio siano diventate parte integrante del nostro modo di comunicare. Attraverso i media, la politica e le conversazioni quotidiane, queste parole si infiltrano nella nostra società e influenzano le nostre percezioni. L’autrice ci invita a riflettere sulle parole che utilizziamo, incoraggiandoci a essere consapevoli del potenziale impatto negativo che possono avere sulle persone e sulle dinamiche sociali.
La necessità di una riflessione critica:
“Parole che separano” offre uno sguardo approfondito sulle parole discriminatorie, analizzando il loro significato e la loro funzione nel contesto sociale. L’autrice sottolinea la responsabilità che tutti abbiamo nell’usare un linguaggio inclusivo e rispettoso, in grado di promuovere l’uguaglianza e l’accettazione. Il libro invita i lettori a esaminare attentamente le parole che utilizzano e a prendere coscienza del potere che queste parole possono esercitare sulla società nel suo insieme.
In sintesi:
“Parole che separano” è un’opera di rilevante importanza nel contesto attuale, in cui il dibattito pubblico spesso è caratterizzato da polarizzazione e conflitto. L’autrice, Marilisa D’Amico, ci ricorda che il modo in cui comunichiamo è cruciale per il progresso sociale e l’inclusione. Attraverso una riflessione critica sulle parole che usiamo, possiamo contribuire a creare un ambiente più empatico e rispettoso, in cui le barriere vengono superate e la diversità è valorizzata.
L’autrice
Marilisa D’Amico è professoressa ordinaria di Diritto costituzionale e Prorettrice con delega a Legalità, trasparenza e parità di diritti nell’Università degli Studi di Milano. Come avvocato ha difeso davanti alle Corti italiane ed europee questioni relative ai diritti fondamentali, come quelle sulla procreazione medicalmente assistita, sul matrimonio omosessuale, sulla presenza femminile nelle Giunte regionali. Nelle nostre edizioni ha pubblicato Una parità ambigua (2020) e Parole che separano (2023).