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Lanciato da un consorzio di 14 enti a seguito di un workshop internazionale, il primo Manifesto che delinea 10 azioni da intraprendere per la conservazione e il trattamento del patrimonio culturale secondo i migliori principi di sostenibilità ambientale

Venezia, Amsterdam, Parigi, 8 dicembre 2023 – Il Centro per le Tecnologie dei Beni Culturali dell’Istituto Italiano di Tecnologia (CCHT-IIT), l’Università di Amsterdam/Rijksmuseum e il CNRS/École Normale Supérieure de Paris-Saclay lanciano oggi il progetto primo manifesto per la conservazione sostenibile del patrimonio culturale. Il manifesto mira a migliorare le pratiche di conservazione e promuovere metodi più sostenibili ed ecologici nelle pratiche museali.

Durante la COP28 di Dubai, l’evento delle Nazioni Unite sulla crisi climatica a cui hanno partecipato oltre 70.000 partecipanti e delegati provenienti da 199 stati, i musei britannici hanno rilasciato una dichiarazione congiunta in cui si sottolinea sia l’ambizione di ridurre l’impronta di carbonio dei musei sia, soprattutto, la obbligo etico di affrontare la questione in modo più ampio. Attualmente, i musei contribuiscono in modo significativo all’inquinamento dovuto a pratiche non ecocompatibili, richiedendo, come evidenziato dalla dichiarazione del Regno Unito, una revisione completa della gestione, della logistica e dei materiali.

L’8 dicembre è previsto alla COP un dialogo ministeriale di alto livello sulle azioni per il clima basate sulla cultura, rendendola una data simbolica per il lancio del manifesto. Il manifesto nasce da un workshop internazionale organizzato nel 2021 da CCHT-IIT, Rijksmuseum, Università di Amsterdam ed École Normale Supérieure de Paris-Saclay, dal titolo “Materiali per la conservazione ecologica del patrimonio culturale europeo” (Green Conservation Materials for European Heritage ), ospitato e finanziato dal Lorentz Center, un centro dell’Università di Leiden, e dal NWO (Consiglio olandese delle ricerche).

In questa occasione hanno preso parte rappresentanti di 14 istituzioni, tra cui università (Université Paris-Saclay, Università Alma Mater Studiorum Bologna, University of Amsterdam, Universiteit Leiden, Haute Ecole Neuchatel, Ecole Normale Supérieure Paris-Saclay, Humanitas University), istituti di ricerca (Istituto Italiano of Technology-IIT, Consiglio Nazionale delle Ricerche CNR, Istituto di Scienze dei Beni Culturali), organizzazioni (KiCulture), enti (Rijksmuseum, English Heritage, The Courtauld Museum, The Mary Rose Trust) e professionisti del settore, hanno condiviso le loro esperienze e prospettive su attuali pratiche di conservazione. Hanno gettato le basi per il manifesto, che comprende 10 punti che rappresentano una tabella di marcia per definire le misure chiave necessarie per ottenere una conservazione più ecologica del patrimonio europeo.

I 10 punti delineati nel manifesto, disponibile sul sito https://greenculturalheritage.eu/, riflettono l’impegno della comunità scientifica e istituzionale per la transizione verso pratiche più consapevoli e sostenibili. Questo sforzo mira a garantire la sicurezza della salute degli operatori e dell’ambiente, contribuendo agli obiettivi fissati dall’iniziativa Green Deal dell’Unione Europea, che mira a rendere l’Europa il primo continente a impatto climatico zero entro il 2050.

Nella foto, i modelli di affresco hanno subito un invecchiamento accelerato.
Un consorzio di 14 enti ha lanciato il primo Manifesto in cui delinea 10 azioni da intraprendere per la conservazione e il trattamento del patrimonio culturale secondo i migliori principi di sostenibilità ambientale.
CREDITO
CHT-IIT

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